Sulla scrivania una partitura, la paglietta e il
bastone; sul vetro della finestra
l’apparizione di Tebaldini svelato dalla luce
del giorno. All’esterno la visione delle abitazioni
di via Montereale (oggi via F.lli Brancondi) e della cupola della Basilica della
Santa Casa di Loreto, dove egli aveva diretto
per molti anni la Cappella Musicale. Questi i
ricordi fermi nella mente della pittrice che,
giovanissima, aveva conosciuto il musicista
attraverso il padre Remo, succedutogli
nell’incarico. Ed ecco, in flash back,
l’aura romantica e nostalgica della prima metà
del Novecento: un omaggio al tempo appartenente
alla storia e alla sensibilità dimenticata,
sottolineato dalla tecnica pittorica.
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