Una nota stonata, 2003, materiali e colori diversi, cm 22,1x14,7x1
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È un omaggio alla musica attraverso la
‘circolarità’ di componenti tridimensionali
e cromatismi,
assonanti e dissonanti, che creano delicati
riverberi, assumendo significati simbolici
legati alla purezza e alla trascendenza. Il
titolo dell’opera, sottilmente
ironico e stridente…, è nato dall’uso di un
dischetto per mola (che produce fastidioso
rumore), un po’ sfasato… rispetto al
sottostante cd, ridotto al silenzio… da uno
strato di colore. Anche qui l’artista ha
cercato di svelare le qualità intrinseche di
alcuni materiali extrapittorici capaci di
accrescere l’espressività, ma per riaffermare
valori pittorici e alchemici. Vince così il
calcolo progettuale e il metodo
operativo-esecutivo, provando che razionalità e
spiritualità possono coesistere armonicamente e
addirittura esaltarsi nella sacralità
dell’opera.
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