Il sovrapporsi e l’intrecciarsi di cromie e
segni in una dinamica autocreativa riportano
magicamente nella sconfinata e precaria
geografia del presente senza tempo, il fantasma
di un'anima in estatico ascolto. L’artista,
facendo dialogare profondità e superficie,
trasforma la ricchezza interiore in decoro, in
un intrigante circuito elettromusicale. E de-costruisce un’immagine informe, dove
soggetto principale e contesto si confondono.
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