Con i suoi codici,
capaci di contrastare immagini convenzionali e
senso comune senza però negare la valenza
estetica, l’artista dà vita a un processo
rigenerativo. Il segno iconico prende il
sopravvento su quello verbale: le cancellature -
non meccaniche - eliminano tutto ciò che
potrebbe risultare superfluo. In questo lavoro
sopravvive solo il nome del personaggio legato
all’evento della sua nascita, accrescendo così
il significato delle parole residue e la
comunicazione poetica del messaggio. La voluta
ambiguità percettiva del caratteristico
linguaggio dell’autore autorizza a
‘lèggere’ nella diversità delle
cancellature nere, dei ritmi, delle pause
bianche e della scrittura colorata, anche la
musicalità di un’opera in-compiuta.
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