Con abilità combinatoria, l’artista, alla vigilia
della scomparsa, ha realizzato un’opera, con
spirito dada-futurista, che riflette la sua
vitalità e versatilità. La de-composizione –
resa dinamica dai frammenti di materiali
eterogenei in sovrapposizioni timbriche e da
percorsi grafici – visualizza brani sonori che
inglobano l’ormai nota immagine di Tebaldini,
a tutto tondo, associata al pianoforte:
strumento che lo ha accompagnato nella lunga
esistenza di pianista-organista,
compositore-esecutore, didatta.
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