L’artista, con
disinvoltura neodada-futurista e
neopop-graffitista, ha ‘teatralizzato’
visionarie figure di note, rese come sagome di
esseri, suonanti o danzanti, in libero accordo sullo sfondo
di una luminosa scala cromatica che compone un
pentagramma personalizzato. Quindi, giocando…
misuratamente sul doppio senso del didascalico
titolo, ha associato l’espressione figurativa
alla scrittura musicale, ottenendo un
contrappunto di colori e di immagini in funzione
di una percezione vivace e armoniosa.
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