Eventi per Tebaldini

(novembre 2006-gennaio 2007)

 

La personalità artistica di Giovanni Tebaldini – marchigiano d’adozione per aver lavorato cinquant’anni tra Loreto e San Benedetto del Tronto -  è stata rievocata attraverso un ciclo di manifestazioni tra il 30 novembre 2006 e il 10 gennaio 2007, grazie all’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto, del Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro e dell’Associazione Corale-Culturale “Filippo Marchetti” di Camerino.

 

30 novembre, Pesaro

Nel pomeriggio, presso il Conservatorio “G. Rossini”, nell’ambito della “Settimana delle Arti”, le docenti Maria Chiara Mazzi e Marta Mancini hanno tenuto una conferenza. La prima ha parlato de “Il cecilianesimo in Europa, in Italia e a Pesaro”, inserendo l’operato di Tebaldini in tale contesto ed ha analizzato la sua composizione Caeciliae Nuptiae. La seconda si è addentrata su “Alcuni scritti di Giovanni Tebaldini – Le convinzioni estetiche”, mettendone in rilievo le capacità di musicologo, soprattutto nel far conoscere l’opera di G. P. da Palestrina e altri tesori musicali dimenticati negli archivi.

                                                                            

Alle ore 21, nella Cattedrale è stato proposto, in anteprima, il Poemetto di Tebaldini Caeciliae Nuptiae (Le nozze di Santa Cecilia). L’esecuzione, sponsorizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto e curata dall’Associazione “F. Marchetti” di Camerino, ha visto esibirsi Rosalba Petranizzi (soprano solista), Mariano Aprea (voce narrante), il Coro “F. Marchetti”, l’orchestra del Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, sotto la direzione del M° Lamberto Lugli.

 

1 dicembre, Loreto

La Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto ha promosso tre iniziative:

 

ore 17,30 - Presentazione, nel Palazzo Apostolico, del libro Pagine inedite d’una identità musicale | Carteggio lauretano Tebaldini-Barbieri (1910-1926), a cura di Anna Maria Novelli e Luciano Marucci, che, oltre a riportare l’epistolario tra Tebaldini (direttore della Cappella Lauretana) e il suo vice Corrado Barbieri (acquisito dalla Fondazione stessa nel 2004), dà modo di conoscere la storia di un quindicennio della Cappella, inquadrata in vicende storiche e musicali locali e nazionali. Hanno preso la parola l’Arcivescovo Mons. Gianni Danzi, il Sindaco Dott. Moreno Pieroni, la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Dott.ssa Ancilla Tombolini, il musicologo Paolo Peretti, il sociologo Renato Novelli. Ha fatto da coordinatrice Anna Maria Novelli.

 

ore 18,30 - Inaugurazione di una “Mostra documentaria”, allestita presso il Museo-Pinacoteca della Santa Casa fino al 7 gennaio 2007, con lettere e partiture autografe, edizioni, fotografie e oggetti dell’epoca.

 

ore 21 - Concerto vocale-strumentale in Basilica con l’esecuzione di Caeciliae Nuptiae di Tebaldini. L’opera - composta tra il 1898 e il 1931 – è stata riproposta dopo 75 anni su revisione critica del Professor Lamberto Lugli, prima assoluta per le Marche.

 

3 dicembre, Camerino

ore 19 - Replica del concerto vocale e strumentale di Pesaro e Loreto nel Santuario di Santa Maria in Via. Come nelle serate precedenti, è stata distribuita ai presenti una ricca brochure con testi critico-esplicativi sulla vita, le opere di Tebaldini e la composizione eseguita.

 

 

"Settimana delle Arti" a Pesaro

 

 

Conservatorio di Musica "G. Rossini". Da sx: Marta Mancini e Maria Grazia Mazzi durante la conferenza

 

 

Concerto Caeciliae Nuptiae

 

 

Cattedrale di Pesaro. Orchestra del Conservatorio "G. Rossini" di Pesaro e Coro "Filippo Marchetti" di Camerino

durante l'esecuzione di Caeciliae Nuptiae

 

 

 

 

 

Testo riassuntivo sugli eventi per Tebaldini

(novembre 2006-gennaio 2007)

 

A Loreto si sono tenute le “Rievocazioni musicali” incentrate sulla personalità artistica di Giovanni Tebaldini (compositore, musicologo e conferenziere, direttore d’orchestra e di cori, organista), bresciano di nascita (1864) e marchigiano d’adozione per aver dimorato e lavorato cinquant’anni nella nostra Regione. Gli eventi sono stati tre: presentazione di un libro, mostra documentaria, concerto. Altre iniziative si sono avute a Pesaro e Camerino.

Tebaldini - di cui si va riscoprendo il talento multiforme, grazie anche al Centro Studi e Ricerche a lui intitolato e all’importante sito web (www.tebaldini.it) aperto nel 1999 dalla Provincia di Ascoli Piceno - approdò nella città mariana nel 1902, in qualità di direttore della Cappella Musicale Lauretana, dopo aver diretto la Schola Cantorum della Basilica di San Marco a Venezia (1889-1894), la Cappella Antoniana di Padova (1894-1897) e il prestigioso Conservatorio di Parma (1897-1902, periodo in cui ebbe stretti rapporti con Giuseppe Verdi). A Loreto mantenne l’incarico fino al 1925, ma si allontanò solo nel 1944, quando, ormai anziano, si trasferì a San Benedetto del Tronto, nell’abitazione della figlia Brigida, dove morì nel maggio del 1952, lasciando una vasta produzione degna di essere riportata alla luce.

L’intera operazione ha preso avvio dal recente acquisto, da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto, di 171 lettere (rinvenute da un antiquario toscano) di Tebaldini al suo vice direttore Corrado Barbieri, le quali hanno sostanziato la pubblicazione Pagine inedite di un’identità musicale. Carteggio lauretano Tebaldini-Barbieri (1910-1926), a cura di Anna Maria Novelli e Luciano Marucci. Tra l’altro, dalla corrispondenza è stato possibile ricostruire un quindicennio di storia della Cappella Musicale in rapporto agli avvenimenti storici. Il libro, quindi, spazia dalle problematiche locali riguardanti il funzionamento della Cappella (connesso in particolare alla Prima Guerra Mondiale) alle difficoltà della riforma della musica sacra attuata per volere del Papa Pio X e con il contributo di alcuni studiosi tra cui Tebaldini, che aveva dato tutto se stesso per la sua migliore applicazione.

Alla presentazione dell’edizione hanno partecipato l’Arcivescovo Mons. Gianni Danzi che ha assunto la manifestazione come apertura delle celebrazioni per il cinquecentenario (2007) della costituzione della Cappella. E il Sindaco Moreno Pieroni si è impegnato a dare massimo risalto alla ricorrenza. La Dott.ssa Ancilla Tombolini, Presidente della Fondazione, ha ricordato il loro programma tendente a valorizzare quanti hanno promosso la cultura nel territorio.

Entrando nel merito, il musicologo Paolo Peretti ha evidenziato l’azione determinante di Tebaldini per restituire dignità e funzione alla musica da chiesa con esecuzioni che riconducevano l’attenzione sul canto gregoriano e sulla polifonia palestriniana, sottraendola così alle esteriorità teatrali del repertorio  melodrammatico. Su questa linea evolutiva, storicamente coerente, egli era riuscito a far guadagnare alla Cappella Lauretana una considerazione più che nazionale. Originale l’intervento del sociologo Renato Novelli (nipote di Tebaldini), che ha saputo cogliere le differenze tra gli ideali del primo Novecento e i comportamenti d’un quotidiano piuttosto materialistico e omologante.

La mostra, allestita in un salone del Museo-Pinacoteca della Santa Casa, per molti aspetti ha complementato la pubblicazione. Vi erano esposti alcuni degli autografi trascritti, edizioni dell’epoca, fotografie con dediche (tra cui quelle di Perosi, Toscanini e Pizzetti), manoscritti musicali e oggetti appartenuti a Tebaldini, come, ad esempio, l’ultima bacchetta direttoriale.

Il concerto vocale-strumentale - organizzato dall’Associazione Corale-Culturale “Filippo Marchetti” di Camerino, da qualche tempo impegnata nella riscoperta di musicisti dimenticati che hanno onorato le Marche – ha segnato il momento più evocativo e coinvolgente con l’esecuzione, in prima assoluta per le Marche, dell’Oratorio “Caeciliae Nuptiae” (“Le nozze di Santa Cecilia”), sempre di Tebaldini, nella suggestiva, mistica atmosfera della Basilica che per anni lo aveva visto dirigere musica liturgica e concerti.

L’opera - composta tra il 1898 e il 1901 in memoria della figlia del compositore, Cecilia (morta a soli quattro mesi) - fu da lui rivista nel 1930 su sollecitazione della cantante Maria Rota (zia di Nino Rota), che ne sarà la prima interprete a Venezia nel 1931, e dedicata all’ex allievo Ildebrando Pizzetti, il quale l’aveva apprezzata fin dalla prima stesura. Coniugando armonicamente le modalità gregoriane della gloriosa tradizione italiana con le innovazioni linguistiche della modernità, narra gli episodi più significativi della tragica esperienza terrena della Santa. È strutturata in un Prologo, Le Nozze (con il patrizio Valeriano che si converte al cristianesimo), Il Giudizio (con il processo dei pagani che condannano a morte i due sposi), Il Martirio e l’Inno Finale (di lode ai Martiri). Il Poemetto - composito e ben articolato - prevede un organico insolito: soprano solista, voce recitante, organo, pianoforte e 17 elementi orchestrali con archi scuri, due arpe, una celesta, oboi, clarinetti, flauti e corni. Dopo 75 anni è stato riproposto su revisione critica del M° Lamberto Lugli (docente al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro). La brochure documenta la genesi e lo sviluppo del lavoro ed è supportata da testi critici e dalle relazioni delle docenti Maria Chiara Mazzi e Marta Mancini, lette al Conservatorio di Pesaro in una conferenza sulla musica sacra nell’Ottocento e sull’attività musicologica di Tebaldini, nell’ambito della “Settimana delle Arti”.

Particolarmente applauditi i protagonisti Rosalba Petranizzi (soprano) e Mariano Aprea (voce recitante). Molto apprezzati anche il Coro “Filippo Marchetti” di Camerino e l’Orchestra del Conservatorio di Pesaro, diretti dallo stesso Lugli.

La rappresentazione – con anteprima nella cattedrale di Pesaro e replica nel Santuario Santa Maria in Via di Camerino - ha entusiasmato soprattutto per l’intima, spirituale partecipazione del musicista al dramma umano e religioso espresso dal testo latino.

 

 

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