Rassegna Internazionale di Musica Sacra
“Virgo Lauretana”
11-15 aprile 2007
Il
12 aprile, nell’ambito della Rassegna Internazionale di Musica Sacra “Virgo
Lauretana”, nella Basilica della Santa Casa di Loreto si è tenuto un concerto
vocale per il quinto centenario della costituzione della Cappella musicale.
Le
Corali invitate, provenienti da vari paesi europei, hanno eseguito musiche inedite
degli antichi maestri che hanno operato nella Cappella stessa (Hay, Porta,
Redi, Basily, Borghi, Zingarelli, Marcocci); di quelli dell’Ottocento e
Novecento (P. Amadei, Bonfichi, Vecchiotti, R. Amadei, Tebaldini, Donini,
Barbieri, Lazzarini, Baruzzi).
Per
l’occasione le partiture in programma sono state riunite in due pubblicazioni dell’editore
Armelin di Padova.
Il
Coro Giovanile “Echo” di Bratislava, diretto da Ondrej Saray, ha interpretato Laetentur omnes di Tebaldini, offertorio
a quattro voci dispari ed organo (op. 24 n. 7), composto per le Feste Centenarie di San Nicola da Tolentino
celebrate a Recanati il 10 settembre 1905.
Sempre
per il cinquecentenario della Cappella - fondata il 21 ottobre 1507 da papa
Giulio II - nel Museo-Pinacoteca del Palazzo Apostolico è stata allestita una
mostra documentaria a cura del professor Paolo Peretti.
Vi
sono riuniti manoscritti e stampe musicali custoditi nell’Archivio Storico
della Santa Casa che servono a ricostruire il repertorio praticato dalla Cappella
stessa nelle varie epoche.
A
Tebaldini è stata dedicata una bacheca con un suo ritratto fotografico, la
partitura di una sua composizione, la trascrizione della Litanie Lauretane di Costanzo Porta da lui tratta nel 1893 da un
codice della Biblioteca del Conservatorio di Bologna.
L’operato
di Tebaldini a Loreto fu caratterizzato dall’azione di riforma della musica sacra.
Divenuto direttore della Cappella musicale alla fine del 1902, quando i
fermenti riformistici non avevano ancora fatto breccia nella città mariana, si
sentì appoggiato dal Motu proprio
sancito “Tra le sollecitudini” da Pio X nel 1903. In veste di musicologo
fu il primo ad interessarsi della storia e dell’archivio dell’Istituzione. Scrive
Peretti: “[...] Il ventennio tebaldiniano (1902-1925) non fu facile, prima per
le resistenze incontrate nel riformare la cappella, nonostante l’aiuto di
validi collaboratori (i vicemaestri Donini e Barbieri, l’organista Ulisse
Matthey), poi per il dissesto conseguente alla prima guerra mondiale; ma, negli
anni Venti, la transizione era finalmente avvenuta. Ormai non si poteva più
tornare indietro e i maestri successori di Tebaldini (da Mario Pettorelli e
Turibio Baruzzi ai fratelli Remo e Adamo Volpi) ne raccolsero l’eredità. [...]”.
Il Coro Giovanile “Echo” di
Bratislava mentre esegue Laetentur omnes
di
Tebaldini sotto la direzione del M° Ondrej Saray
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